venerdì 7 ottobre 2016

Dieci anni di Circolo e ai Portici - ricordi, auguri e appuntamenti






Ho una vera passione per i cerchi (e dunque i circoli): dal mito del cerchio perfetto di Giotto al simbolo del Tao dai gomitoli al numero otto, alla perfezione della tazzina del caffè che si fa contenitore di ristoro e di storie, tanto da aver creato il mio piccolo mondo con quella forma lì. Un mondo dal quale in questi anni ho osservato e vissuto tante esperienze belle, attraverso il quale mi sono fatta un'idea (super parziale) di come va la vita o più modestamente di come vanno i libri che mi piacciono.

Frequento il Circolo dei Lettori da prima ancora che nascesse, da quando a Palazzo Graneri della Roccia (uno dei siti storici più rappresentativi della città di Torino, costruito verso la fine del 1600 e sopravvissuto ai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale) si tenevano certi corsi di latino e greco antico ai quali partecipavo – insieme a due amici – ai tempi del liceo. Eravamo gli unici tre esseri umani sotto gli ottanta, le uniche teste non bianche che sbucavano tra il pubblico, ma erano stati pomeriggi molto divertenti (col senno di poi, una cosa un po' da secchioni, ma tant'è). Quando una decina di anni dopo quelle noiosissime ma bellissime lezioni aprì il Circolo così come (più o meno) lo conosciamo oggi fu per me un'emozione grande, mi sentii grata e riconoscente alla mia stessa città per aver creato uno spazio così, a misura di lettori e a misura di persone come me. In che senso? Persone assetate di esperienze culturali, di saperi e di parole. 

C'è da aggiungere che, da quei primi momenti in cui mi aggiravo tra le sale bellissime e rimesse a nuovo con il naso all'insù piena di speranze, mai avrei potuto immaginare che all'interno del Circolo ci avrei addirittura potuto fare delle cose, anche io. E ne ho fatte tante! Se ritorno indietro con la memoria, mi rendo conto infatti di aver presentato parecchi autori, aver partecipato a parecchi eventi e di aver raccontato anche di me, del mio blog e del mio romanzo. E lo stesso possono dire molti altri autori, più o meno giovani, più o meno torinesi. In una parola: ci ho vissuto dentro. Se potessi sedermi accanto a quella ragazzina secchiona, casinista e spaesata di allora e dirle: guarda che questo posto fa anche per te, ti accoglierà per via delle cose che più ami, cioè i libri e la letteratura, lo farei subito, la rassicurerei. Ecco, se posso dire una cosa ai ragazzini di oggi è proprio questa: il Circolo dei Lettori di Torino, letteralmente e simbolicamente, fa anche per voi, vi accoglie e si occupa anche per voi di ciò che più vi piace. In una parola, la vita può essere bella, circolare, rotonda. Grazie allora Circolo! E buon compleanno tondo, tondo.

Per chi poi volesse ascoltare qualche minuto anche del mio ntervento alla festa di sabato, ci vediamo in Via Bogino 9 alle 15!


  


 

Un fatto interessante è che, nello stesso anno in cui mi aggiravo tra le sale magnifiche del Circolo dei Lettori, facevo la stessa cosa tra gli ariosi chilometri di libri del centro cittadino per immergermi in Portici di Carta. Osservavo le cose esattamente come fanno i giovani di solito: con la speranza di farne prima o poi parte, di esserci dentro. 

Portici di Carta infatti è un evento che ha il pregio di catapultarti un un mondo ideale ma iper reale al tempo stesso: è tutto vero ed è tutto fantstico, è vita ma anche un sogno (di tanti librai e lettori) che si avvera. 

Destino vuole che un sogno si avvera anche per me: partecipo attivamente a questa manifestazione bella insieme a una delle librerie più belle e importanti della città, ovvero la Luna's Torta - la Libreria con Cucina dove si mangia benissimo, si beve caffè e si leggono libri e ci sono un sacco di eventi culturali di valore (cioè il Paradiso.
 
Alle 18 di domenica per una mezz'oretta ai fortunati passanti ai Portici racconterò di Aimee Bender, una scrittrice che merita tutto l'affetto possibile! Questo incontro si inserisce nell'evento Donne che raccontano altre donne. E devo dire che sono in ottima compagnia. Spero di incontrarvi per queste due feste e buone letture


 

 

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