sabato 30 gennaio 2010

Dicesi tenda...What is a "curtain"?

Ehi ma: cos'è quella specie di velo, di panno traslucido che quando c'è umidità si appiccica ai vetri? Lo vedo lì ogni mattina da sei me...un anno e non ne ho ancora colto il senso ultimo.

Va bene, ho capito, oggi che è sabato si fanno ripetizioni. Partiamo proprio dalle basi.
Aprite il quaderno: Dicesi tenda...
Svolgimento:

La tenda (in latino velarium) è un drappo di tessuto trasparente che pende dall'alto di una finestra o porta, sia fissato allo stesso telaio dei vetri, sia montato su un binario sul quale esso scorre. In particolare serve per rendere più confortevole una casa. Alcuni modelli vengono usati al posto delle porte per dividere due stanze, ed altri sono fatti in tessuti sintetici molto resistenti per essere messi su terrazzi per coprire la forte luce del Sole. La tenda può essere fatta di vari tessuti tipo la seta, il velluto, il pizzo, il cotone, il poliestere, ecc.

(fonte: wikipedia). Vi risparmio i cenni storici.

Dunque, la tenda domestica, da non confondersi con questa:






come molti altri oggetti della casa: ahimé necessita di lavaggio. Lo so, dopo la lezione sul lavare la lavatrice nessuno più si aspettava un colpo di scena del genere. E invece, purtroppo rieccoci qua. Ma prima di lavarle, c'è un passo importante da compiere. E so che voi ce la potete fare.

Respirate profondamente. Inspirate, espirate, inspirate, espirate. Ecco, ve lo dico: dovete toglierle da lì, da-attaccate-alla-finestra.

Dannazione: come si fa?

1) prendere lo sgabellino o la miniscaletta o la scala. (sul "dove trovo tutti questi oggetti?" vi rimando alle prossime lezioni)
2) indossare una mascherina antigas, poiché lassù troverete parecchio materiale tossico, comprese le polveri sottili e l'amianto.
3) salire. Ok, soffrite di vertigini. Quindi? Chiedete aiuto a qualcuno che vi tenga ferma la scaletta. Fatelo anche se siete single e orgogliosi della vostra autosussistenza. Cadere da quelle altezze, anche per degli splendidi nonché giovanissimi kidults come noi, può essere mooooolto pericoloso.
4) una volta ascesi al monte ventoso: disincastrate il coso (nessuno sa come si chiama) che tiene la tenda, quella specie di bastoncino infido e scivoloso.
5) ora, lasciate scorrere giù la tenda. Oddio, precipita! No, non è la fine del mondo, non è il terremoto, non è il 2012, si chiama forza di gravità!
6) ripetere l'operazione dall'altra parte.
7) non rimaneteci male se non vedete nulla dalla finestra. Non vi hanno murati vivi. Si tratta di sporco accumulato nei secoli: avete presente le incisioni rupestri? Una specie...(parleremo anche di questo, poiché, ormai l'avrete capito, tutto si deve lavare, ma proprio tutto tutto tutto).
8) e ora il bello: appallottolate le tende come facevate con le stelle filanti a carnevale alla festa dell'asilo! Abbracciatele senza inalarne la polvere e recatevi in bagno.
9) qui potete introdurle in una comoda bacinella*, ci mettete un po' d'acqua e un detersivo delicato. E il gioco è fatto. Et voilà: anche voi avete lavato le vostre tende! Bravi ragazzi!



* La bacinella consiste in questo bizzarro contenitore in plastica, solitamente di colore blu cielo. Serve a...indovinate cosa? Lavare le più diverse suppellettili della casa, ad esempio, appunto le tende o altre amenità. Generalmente, questo oggetto si trova in bella mostra nel bagno. Ma può capitare che esso si smarrisca, si autoesili sul balcone, in uno sgabuzzino a voi sconosciuto o peggio, in cucina. A causa di tali fenomeni paranormali, paragonabili solo ai cropcircles (in italiano: cerchi nel grano, probabilmente creati dagli alieni nottetempo), e per i quali, se persistono per più di sei mesi consiglio di consultare direttamente un ufologo, le operazioni di lavaggio delle tende potrebbero protrarsi per un tempo eccessivo o comunque diverso da quello proposto in questa lezione.

Va bene, per oggi è tutto: enjoy!

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